Riflessioni di un avvocato amministrativista sullo stato dell’attuale disastrosa situazione italiana
LINK TO: Amministrativo
Dato il successo dell’articolo precedente ed il dibattito che ne è nato, mi hanno invitato a “sfogarmi” indicando qualche altra legge sulla Pubblica Amm.ne oltre a quelle citate nello scorso articolo.
Riprendendo quelle considerazioni da parte dello scrivente autodefinitosi “Avvocato amministrativista anziano” (perché questo è per me il 29° anno pensionabile), devo aggiungere che – più che l’emanazione di leggi – è stata la mancata attuazione di alcune leggi che ha aggravato la situazione amministrativa soprattutto degli enti locali (i maggiori responsabili del pubblico sperpero di denaro).
E precisamente anzitutto l’articolo 2 della L. 244/07 (finanziaria 2008) modificò l’articolo 17 del decr. Leg.vo 18/8/2000 n. 267 innalzando da 100.000 a 250.000 abitanti la soglia oltre la quale i Comuni avessero l’obbligo di dividere il proprio territorio in Circoscrizioni (ora pomposamente chiamati Municipi), stabilendo nel contempo che per i Comuni da 100.000 a 250.000 abitanti la suddivisione in Municipi fosse meramente facoltativa e che si abrogava contestualmente la possibilità di frazionarsi in Municipi per i Comuni da 30.000 a 100.000 abitanti.
Tale norma non è stata ancora integralmente attuata, poiché se ciò fosse avvenuto avremmo i Municipi in solo 12 città italiane e precisamente 2 Municipi per Verona, Venezia, Catania, Bari, Firenze e Bologna (tutte fra i 250.000 e i 500.000 abitanti ), 3 Municipi per Genova e Palermo (fra 500.000 e 750.000 abitanti), 4 Municipi per Torino e Napoli (fra 750.000 e 1.000.000 abitanti), 6 Municipi per Milano (con più di 1.250.000 abitanti ma meno di 1.500.000) e 12 Municipi per Roma (2.761.477 abitanti).
Chiunque capisce che il risparmio sarebbe stato enorme per le casse pubbliche, dato che si prevede un Presidente e 25 Consiglieri a Municipio e cioè un totale di 44 minisindaci e solo 1.100 Consiglieri Municipali in tutta Italia.
Per di più l’art. 14 della “Finanziaria estiva bis 2011” e cioè l’art. 14 d.l. 138/2011 convertito nella legge 14/9/2011 n. 148 stabilì la riduzione del numero dei Consiglieri Regionali e precisamente:
– 20 Consiglieri per le Regioni fino a 1.000.000 di abitanti (cioè Valle d’Aosta, Province Autonome di Trento e Bolzano, Umbria, Molise e Basilicata);
– 30 Consiglieri per le Regioni fino a 2.000.000 di abitanti (cioè Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Abruzzo e Sardegna);
– 40 Consiglieri per le Regioni fino a 4.000.000 di abitanti (cioè Calabria e Toscana);
– 50 Consiglieri per le Regioni fino a 6.000.000 abitanti (cioè Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Campania, Puglia e Sicilia);
– 70 Consiglieri per le Regioni fino a 8.000.000 abitanti (cioè nessuna);
– 80 Consiglieri per le Regioni con più di 8.000.000 di abitanti (solo la Lombardia).
E così per un totale di 780 onorevoli regionali. Tale norma non è stata ancora integralmente attuata, poiché nessuna regione si è ancora uniformata.
Per di più l’articolo 23 della L. 22/12/2011 n. 214 (c.d. “Legge Monti Salva- Italia”) ha stabilito:
– L’ abolizione delle Giunte Provinciali;
– Le Province restano solo quali organi di indirizzo e coordinamento e sono formate da non più di 10 Consiglieri Provinciali eletti direttamente dai Consigli Comunali.
Tale norma non è stata per nulla attuata.
Infine, l’art. 16 comma 17 della sopracitata legge 14/9/2011 n. 148 (finanziaria estiva bis 2011) stabilì la riorganizzazione dei Comuni fino a 10.000 abitanti in ragione di:
– Sindaco e 6 Consiglieri (nessun assessore in Giunta) per i Comuni fino a 1.000 abitanti.
– Sindaco, 6 Consiglieri e due Assessori di Giunta per i Comuni da 1.001 a 3.000 abitanti.
– Sindaco, 7 Consiglieri e 3 Assessori di Giunta per i Comuni da 3.001 a 5.000 abitanti.
– Sindaco, 10 Consiglieri e 4 Assessori di Giunta per i Comuni da 5.001 a 10.000 abitanti.
Tale norma non è stata per nulla attuata.
Per concludere, la recentissima Bozza Costituzionale di riforma del Parlamento prevede la riduzione a partire dal 2013 del numero dei Parlamentari da 630 a 500 deputati e da 315 a 250 senatori: almeno tale norma verrà finalmente attuata?
Avv. Marco Valerio Santonocito
[Articolo pubblicato su “Legge”, n. V anno II, ed è stato chiuso per la stampa il 15 giugno 2012]
Link alla foto “Justitia”© http://www.flickr.com/photos/prex79/2533896749/
Articoli correlati:
Scrivi un commento
Divertirsi imparando
Iniziative sociali in zona Tribunale
Iniziative sociali in zona Tribunale. Roma, quartiere Prati. Partirà dal mese di marzo prossimo, presso i locali della Parrocchia di Santa Lucia, sita... [Continua]
Corso personalizzato per la preparazione al Nuovo Esame di Avvocato
iscrizioni aperte
Sono aperte le iscrizioni al nuovo corso personalizzato per la preparazione al prossimo Esame di Avvocato 2015/2016. Il corso offre una preparazione... [Continua]
Il Nuovo Esame di Avvocato
Riforma del 2012 (art. 46 Legge n. 247/2012)
La riforma del 2012 (art. 46 Legge n.247/2012) ha introdotto importanti modifiche all’esame di abilitazione all’esercizio alla professione di Avvocato. Dalla... [Continua]
Recente sentenza sul legittimo impedimento
Corte di Cass. Pen. n. 32949/2012
Costituisce legittimo impedimento a comparire in udienza il diritto del difensore di poter partecipare al funerale di un suo prossimo congiunto rappresentando... [Continua]
Attiva i riferimenti normativi con il Parser Normativo
Scarica da www.normattiva.it il software che trasforma in link i riferimenti normativi contenuti in un testo giuridico
Per attivare i riferimenti normativi in un testo è possibile utilizzare il Parser Normativo, scaricabile dal sito NORMATTIVA “il portale della legge... [Continua]
Milano. Chiusura Uffici dell’Ordine degli Avvocati di Milano e della Fondazione Forense
24 dicembre 2012 e 31 dicembre 2012
Gli Uffici dell’Ordine degli Avvocati di Milano e della Fondazione Forense di Milano resteranno chiusi nei giorni 24 e 31 dicembre 2012. Si segnala che: –... [Continua]