I passaggi essenziali per la nascita delle moderne assicurazioni

Scritto il 1/02/2013, 04:02.

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Un'illustrazione dell'Edward Lloyd's coffee house. Autore: William HollandL’assicurazione. Rubrica di Dott. Umberto Martelli

Quali sono i passaggi essenziali per la nascita delle moderne assicurazioni?”

Nel precedente articolo, abbiamo visto la storia della nascita della polizza assicurativa, ma mancano ancora tre passaggi essenziali per la nascita delle moderne assicurazioni:
1) la figura dell’intermediario;
2) la creazione della “compagnia assicurativa”;
3) la creazione di supporti statistici necessari per una corretta quotazione dei rischi.
Nel secolo XIV, gli uomini di affari fiorentini, che spesso rivestivano anche la figura di “assicuratore”, furono i primi a trasformare l’assicurazione in un “servizio”; intuirono e attuarono l’importanza strategica di collegare l’assicurazione al commercio, alla finanza e alle banche.
Sempre a Firenze nasce la figura dell’intermediario, il cui compito era mettere in contatto l’assicurato con l’assicuratore; essendo gli assicuratori singole persone, questa figura è più vicina all’attuale brokerino che al venditore (l’attuale consulente assicurativo).
Lo sviluppo delle polizze assicurative comporta la necessità di evitare l’accumulo di rischi elevati sul singolo assicuratore: da qui, l’idea di ripartire l’attività assicurativa su un numero di piccoli rischi il più elevato possibile.
Nascono così le prime associazioni di capitale tra gli assicuratori e, nel 1424, sorge a Genova la prima Compagnia Assicurativa vera e propria: la Tam in mari quam in terra, per fornire garanzie trasporti (come la nostra SIAT che ha la sede sempre in Genova).
Se l’Assicurazione moderna nasce e si sviluppa in Italia, è in Inghilterra che si comprende l’esigenza di avere corrette informazioni sull’andamento dei rischi e la necessità di raccoglierle e scambiarsele per poter fare quotazioni più corrette e diversificate secondo la pericolosità delle merci, il tipo di trasporto e il tipo di viaggio. È il primo passo per la nascita delle “tariffe” che segnano il successo e lo sviluppo dei Lloyd’s di Londra.
I Lloyd’s non si formano come compagnia, ma come associazione di professionisti dell’assicurazione marittima che si riuniscono nel Lloyd’s Coffee Shop per scambiarsi le informazioni. Nel 1662 Edward Lloyd prende l’iniziativa di raccogliere in un bollettino che viene stampato tre volte alla settimana.
Nel 1683, considerata l’importanza assunta anche sotto l’aspetto finanziario, il Lloyd’s Coffee Shop si trasferisce all’interno della City e tre anni dopo si trasforma in una società di assicuratori costituita da una mutualità di assicuratori che si suddividono i rischi dei clienti.
Non si tratta di una vera Compagnia Assicuratrice, ma di un’associazione di liberi professionisti che si ripartivano pro quota i singoli rischi (in pratica come oggi avviene tra le Compagnie).
Si narra che gli assicuratori si riunivano intorno a un lungo tavolo: quando veniva presentato un rischio con la sua quotazione, l’assicuratore che era interpellato per primo esaminava il contratto e decideva se sottoscrivere la quota stabilendone l’entità; poi si passava al secondo e così via fino a quando il rischio era coperto al 100% e allora veniva suonata la ormai storica campana dei Lloyd’s.
Si sviluppano le polizze inerenti ai rischi marittimi e, dopo il grande incendio di Londra del 1666, ai rischi incendio. L’assicurazione sulla vita stenta invece a svilupparsi, perché le assicurazioni si basano su dati statistici e gli unici contratti sulla persona che si stipulano sono legati ai viaggi in mare.
Gli assicuratori incominciarono a valutare l’incidenza dei decessi nei viaggi marittimi a seguito dei naufragi o di infortuni di vario tipo. Viene così definito il costo di una polizza sulla persona che terminava con la frase tipica “se l’assicurato passa ad altra vita” per non usare la parola “morte”.

Questo è il primo passo per dare un valore economico alla vita umana: un capitale che, al verificarsi di un evento, si trasmette al figlio o ad altri eredi. Nel 1693 vengono pubblicate le prime tavole di mortalità: lo studio delle probabilità di vita e di morte in base all’età e al sesso delle persone.

Lo studio statistico è fatto dall’astronomo inglese Halley (più famoso per la cometa che porta il suo nome) prendendo come base la popolazione della città di Bratislava.
Il principio di studiare statisticamente il verificarsi di eventi di vario tipo porta finalmente alla nascita delle vere polizze assicurative e, nel secolo XIX, nascono e si sviluppano molte Compagnie di Assicurazioni tuttora operanti. Ma questa è un’altra storia.

Dott. Umberto Martelli

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