Il superbollo per le auto dimentica l’equità

Scritto il 26/01/2012, 06:01.

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La manovra c.d. “Salva Italia” comprende, nella sua miriade di aumenti, anche il superbollo per le autovetture definite “di lusso”.

L’esborso da sostenere è pari a 20,00 Euro per ogni kw che eccede i 185kw.

Sono previste comunque alcune riduzioni in base all’immatricolazione dell’auto: si paga il 60% – 30% – 15% se l’autovettura è stata immatricolata rispettivamente da 5, 10 e 15 anni. Questa è l’ultima versione di un prelievo che ha visto già tre modifiche nel suo contenuto.

A mio giudizio, questa ulteriore tassa tra le tante inserite e poco equanimi, colpisce non solo le auto di lusso, ma anche autovetture che non costano 250 mila Euro come una Ferrari! Ad esempio, una Subaru Impreza che costa circa 33.000 Euro (195 kw), una Mitsubishi Lancer Evo che costa come una Subaru (207 kw) oppure una Ford Fiesta turbo (neanche 30.000 Euro).

Non mi sembra che queste siano auto di lusso. Peraltro, oltre al fatto che molte di queste auto sono proprietà di appassionati magari acquistate da oltre dieci anni e quasi tutte comprate dietro un finanziamento di quattro, cinque o sei anni con grandi sacrifici. E c’è qualcuno che le chiama “auto di lusso…”.

L’errore del Governo è quello di aver equiparato il contributo di 20,00 Euro a tutte le autovetture senza nessun distinguo tra quelle che costano come un appartamento e le altre che rientrano nel prezzo medio di un’auto sportiva.

Cosa sono per il miliardario possessore di Lamborghini, Ferrari o Porsche, 5 mila Euro in più di superbollo? Al contrario, i possessori di auto sportive aventi un valore molto ben al di sotto di queste sopra citate, si troverebbero a pagare un contributo spropositato.

Nella prima versione i kw da superare per pagare il superbollo erano pari a 225 che, a mio giudizio, già poteva essere quasi ragionevole visto che, in termini di cavalli, corrispondono a ben 306 (con questa potenza lievita il costo dell’auto e quindi il potere economico del proprietario).

E’ normale che l’aumento di potenza vada di pari passo con il prezzo del mezzo, ma qualcuno ha avuto la genialità di ridurre del 25% il limite dei kw non tenendo conto delle considerazioni fatte in precedenza, in barba all’art. 53 della Costituzione.

Infine, scudo fiscale, Yacht ed elicotteri pagano una miseria rispetto alla capacità economica dei proprietari.

Rigore si, ma l’equità dov’è?

Ivano Laurenzi, CdL

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