Spesometro: nuovo strumento antievasione. Comunicazione delle operazioni non inferiori a Euro 3.000

Scritto il 11/12/2011, 06:12.

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Al fine di contrastare le frodi in materia di IVA e l’evasione fiscale, l’art. 21, D.L. n. 78/2010 (c.d. Decreto Sviluppo), convertito con modifiche dalla L. n. 122/2010, ha introdotto l’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle Entrate (di seguito A.E.) delle operazioni IVA-rilevanti di importo pari o superiore a Euro 3.000.

Proprio perché monitora le spese effettuate, questo strumento è stato ribattezzato “Spesometro”: esso fa parte di una serie coordinata di provvedimenti frutto di una strategia seguita negli ultimi anni dall’A.E. che mira a risalire al reddito effettivo dei contribuenti attraverso lo studio e la misurazione del loro tenore di vita.

Sono soggetti al nuovo adempimento tutti gli operatori IVA: imprenditori individuali e professionisti (eccetto coloro che rientrano nel regime speciale dei minimi), società commerciali e altri enti esercenti attività commerciale o agricola.

Formano oggetto di comunicazione le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rilevanti ai fini IVA in Italia – sia rese che ricevute – di importo uguale o superiore a Euro 3.000 al netto del tributo.

La soglia è elevata a Euro 3.600 IVA inclusa per le operazioni non documentate da fattura ma da ricevuta fiscale o scontrino. L’obbligo riguarda non solo le operazioni effettuate tra soggetti Iva (business to business), ma anche quelle in cui cessionario o committente sia un consumatore finale (business to consumer).

Proprio in quest’ultimo caso l’A.E. acquisirà una serie di informazioni circa le spese effettuate dai contribuenti che potranno essere utilizzate per verificare la compatibilità del loro reale tenore di vita con il reddito dichiarato.

La scadenza ordinaria per la trasmissione dei dati è il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento.

Tuttavia, per l’anno 2010 vige un regime transitorio: la comunicazione, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2011, riguarda unicamente operazioni per le quali esiste l’obbligo di fatturazione (sono escluse quelle documentate da ricevute e scontrini) di importo pari o superiore a Euro 25.000 IVA esclusa.

Andrea Conselmo,
Dottore Commercialista

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