Attenti al pirata. Polizze fantasma
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Pirateria stradale. Nei notiziari se ne sente parlare sempre più spesso. L’Asaps (Associazione amici della polizia stradale) adesso rivela che, nei primi mesi del 2011, il 7,4% di queste fughe sono dovute a una polizza assicurativa mancante, scaduta o contraffatta. Sembra che l’assenza di copertura assicurativa sia un fenomeno in aumento tra gli automobilisti italiani.
Aumentano anche le disdette nel ramo Rc Auto, sia per le onerose condizioni assicurative sia per la politica delle Assicurazioni le quali spesso “tagliano” arbitrariamente le polizze con i clienti giudicati più a rischio. Certo, non tutte le disdette si traducono in effrazione, però l’effrazione per il guidatore italiano non è un comportamento inusuale.
Lo conferma anche l’ACI che, nello studio “Il falso documentale negli illeciti stradali”, quantifica in circa 3,5 milioni le vetture che in Italia girano senza polizza. Nelle grandi città la Polizia Locale fatica a scoprire chi gira con polizze fasulle. Nel 2010, la polizia e le forze dell’ordine hanno rilevato un totale di 100 mila casi di mancanza di copertura Rc Auto. Secondo una stima approssimativa le frodi individuate nel settore assicurativo sarebbero appena il 3% del totale.
Essendo solo la punta dell’iceberg non vale il paragone con Francia e Inghilterra, dove sulla carta si riscontrano percentuali doppie e quadruple della nostra perché i controlli sono più efficaci, in particolare quelli sugli “incidenti-farsa” (uno dei fattori che da noi fa lievitare i costi assicurativi). Francia e Inghilterra sono quindi indicate dall’ACI come esempio positivo nella lotta alle frodi alla Commissione Industria del Senato.
L’organo parlamentare, prossimo all’approvazione di misure per arginare il malcostume, potrebbe rendere la comunicazione della copertura Rc Auto come una condizione necessaria per il rilascio e l’aggiornamento dei documenti di proprietà e di circolazione degli autoveicoli.
Forse, un’efficace azione legislativa, oltre a ridurre i casi di pirateria stradale, potrebbe far diminuire i costi delle polizze italiane, che sono tra i più alti in Europa.
Andrea Berri
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