Il Fondo di Garanzia per le vittime della strada

Scritto il 1/03/2012, 09:03.

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Cosa fare in caso di incidente con veicoli o natanti non identificati, o che siano sprovvisti di copertura assicurativa, o risultino assicurati presso imprese che si trovino in liquidazione coatta amministrativa o che vi vengano poste successivamente?

È possibile rivolgersi al Fondo di Garanzia per le vittime delle strada che designerà, tramite l’ISVAP, un’impresa assicuratrice per indennizzare il danneggiato.

Il Fondo di Garanzia è un ente pubblico istituito dalla legge sull’assicurazione obbligatoria n. 990/1969, gestito, sotto il controllo del Ministero delle Attività Produttive, dalla Consap S.p.a. (Concessionaria servizi assicurativi pubblici) www.consap.it.

Le casistiche in cui il Fondo interviene a risarcire/indennizzare il danneggiato, previste dall’art. 283 del D. Lgs. n. 209/2005 (nel tempo modificato), possono così riassumersi:

a) veicoli o natanti non identificati, per soli danni alla persona (dal 24 novembre 2007, a seguito del decreto legislativo n. 198 del 6 novembre 2007, il risarcimento è dovuto anche per i danni alle cose, con una franchigia di Euro 500,00, in caso di danni gravi alla persona);

b) veicoli o natanti non assicurati, per danni alla persona nonché per danni alle cose con una franchigia, per quest’ultimi, di Euro 500,00 (dal 24 novembre 2007, a seguito del decreto legislativo n. 198 del 6 novembre 2007, i danni alle cose verranno risarciti integralmente);

c) veicoli o natanti assicurati con Imprese poste in liquidazione coatta amministrativa, sia per i danni alla persona che per i danni alle cose;

d) veicoli posti in circolazione contro la volontà del proprietario, sia per i danni alla persona che per i danni alle cose;

e) sinistri causati da veicoli spediti nel territorio della Repubblica Italiana da un altro Stato dello Spazio Economico Europeo (Paesi della UE + Islanda, Norvegia e Lichtenstein) avvenuti nel periodo intercorrente dalla data di accettazione della consegna del veicolo e lo scadere del termine di 30 giorni (Art. 283, comma 1, lett. d-bis), sia per i danni alla persona che per i danni alle cose;

f) sinistri causati da veicoli esteri con targa non corrispondente o non più corrispondente allo stesso veicolo (Art. 283, comma 1, lett. d-ter), sia per i danni alla persona che per i danni alle cose.

Come stabilito dalla Corte di Cassazione con sent. n. 19762 del 19 settembre 1992 (in Rep. Giust. Civ., 1993, 323), spetterà al danneggiato dimostrare la responsabilità del veicolo danneggiante e l’impossibilità di identificarlo.

Per la prova della responsabilità si applica il così detto “concorso di colpa”, previsto dall’art. 2054 comma 2 c.c. secondo il quale “nel caso di scontro tra veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli”.

Per dimostrare, invece, l’impossibilità di identificazione è sufficiente che il conducente della vettura che arreca danno non si sia stato fermato o che il danneggiato non si trovasse in condizioni psicofisiche tali da poter attuare l’identificazione.

Nel caso, poi, di sinistro dove vi sia concorso di colpa di più conducenti ma solo uno di questi rimanga non identificato, l’impresa designata dal Fondo per operare i rimborsi si considera obbligata in solido con le altre imprese assicuratrici (Cass. 23.1.91, n. 643, in Foro Italiano, 1991, 1, 2441).

Spetta sempre al danneggiato provare l’assenza di copertura assicurativa del danneggiante (tranne se costui ammette le proprie responsabilità). In alternativa, è sufficiente il rapporto dei Pubblici Ufficiali ove sia direttamente constatata sul luogo del sinistro la mancanza di polizza assicurativa.

Nonostante i tempi per ottenere il rimborso siano estremamente lunghi, il Fondo di garanzia ha stanziato, solamente nel 2010, ben 22 mila indennizzi per gli incidenti causati da veicoli privi di polizza. L’aumento netto (circa il 10% rispetto agli ultimi tre anni) viaggia di pari passo con l’aumento dell’assenza di copertura assicurativa, fenomeno in ascesa tra gli automobilisti del Belpaese.

Andrea Berri

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